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conoscono tra loro. Ad esempio, dal 2001 tramite HI-FIGUIDE© ho reso disponibile alcuni piccoli progetti di cavi elettrici per uso audio, noti con i suffissi "AL" e "PF". Lo scopo è stato quello di raccogliere ulteriori testimonianze da parte di altre persone, a me sconosciute, tra loro non conoscenti ed ignare delle sperimentazioni. Sorprendentemente, in questo caso, parecchie sono state le testimonianze, relative ai benefici effetti sul suono dei loro sistemi HI-FI, di cui una piccola parte sono state pubblicate in HI-FIGUIDE© nella sezione dedicata alle "lettere".
Costoro, quindi, da un lato hanno confermato l'influenza sulla qualità sonora di quei progetti, confermando alcuni aspetti riguardanti le mie sperimentazioni; dall'altro, hanno contribuito a fornire una ulteriore testimonianza sulla validità scientifica della mia sperimentazione.
10.2.2 La ripetibilità dell'osservazione
Relativamente alla "ripetibilità" nel tempo dell'osservazione del fenomeno scientifico, posso citare due modalità.
La prima, consiste semplicemente nello staccare uno dei miei DEP© (di interconnessione o di potenza) utilizzato in qualsiasi sistema HI-FI e sostituirlo con qualunque altro tradizionale conduttore solido. La seconda modalità di osservazione, consiste nello staccare e riattaccare le spine di alimentazione di qualsiasi sistema HI-FI impiegante i miei DEP©.
In entrambi i casi, si osserverà un drastico peggioramento delle prestazioni sonore, anche in termini di riduzione di efficienza e velocità. rilevabili anche da persone totalmente a digiuno in fatto di corretta percezione dei suoni. Queste differenze di prestazioni sono anche dovute alla presenza di un particolare dispositivo brevettato, presente in tutti i "DEP©", che necessita di almeno 5 giorni di collegamento a massa, prima che il DEP© funzioni correttamente. È incredibile, ma vero! Occorre, quindi, tenere conto di questo lasso di tempo, per un corretto giudizio.
10.3 Misure galileiane
Le misure galileiane sono delle misure comparative tra i diversi prototipi sperimentali di DEP© e tra questi ed i tradizionali cavi elettrici. Si tratta, quindi, di semplici rilevazioni tecniche/strumentali dei valori di resistenza, capacità, induttanza, etc. effettuate sui DEP© e sui normali cavi elettrici.
Le numerose risultanze delle indagini sperimentali percettive, si sono rilevate nettamente più affidabili e congruenti rispetto alle altrettanto indagini strumentali, al punto da non potere essere confortate da quest'ultime.
La qualità del suono espressa dal sistema HI-END del mio laboratorio, coi diversi prototipi di DEP©, in particolare quelli di alimentazione, è talmente diversa, differente ed entusiasmante, da pormi delle nuove domande. Ad esempio: "Com'è possibile un simile rivoluzionario e radicale cambiamento della qualità del suono?".
Chiaramente questo cambiamento non può essere dovuto al semplice confronto galileiano, tra i parametri classici della resistenza, capacità ed induttanza, etc.. Pur rilevando delle differenze nei valori, queste non spiegano compiutamente il notevole incremento della efficienza e velocità di trasmissione del flusso di energia elettrica, all'interno dei DEP©.
Le misure galileiane, perciò, non indicano e non sono state in grado di indicare una spiegazione tecnica sulle notevoli prestazioni rilevate in sede sperimentale. Ad esempio, è risultato chiaro che:
"il notevole incremento della qualità del suono è avvenuto per effetto dell'azzeramento di qualsiasi forma di distorsione, che prima veniva generata dalle apparecchiature audio, a causa delle continue alterazioni del comportamento del flusso di energia elettrica".
Le perfette condizioni di funzionamento delle apparecchiature audio, quindi, si sono conseguite perché il flusso di energia elettrica viene fornita (e fluisce) senza alcuna indecisione, costantemente ed in tutte le infinite variabilità e condizioni pratiche.
Tale spiegazione, esula dalle semplici rilevazioni galileiane! Né tanto meno, sono utili le sole rilevazioni strumentali dei valori di resistenza, induttanza, capacità, risposta in frequenza, etc.. Entrambe, infatti, non sono in grado di spiegare le variazioni del comportamento dinamico, che una struttura geometrica di un qualunque cavo elettrico, effettivamente tiene quando viene percorsa da un flusso di energia elettrica, di sua qualsivoglia natura e funzione.
Ad esempio, le misurazioni della risposta in frequenza e quella di onda quadra a 10 kHz, attestano le prestazioni tecniche che i tradizionali cavi elettrici nella banda di frequenze e sull'onda quadra, ma non spiegano compiutamente come funzionano e/o quali sono le variazioni del loro comportamento dinamico, quando sono transitati da un flusso di energia elettrica, di qualsivoglia sua natura e funzione.
Ne consegue che le misure galileiane e le rilevazioni strumentali sono delle semplici caratteristiche tecniche, per cui non dicono:
qual è la loro efficienza e velocità; qual è la loro capacità di mantenere l'integrità del contenuto del flusso di energia elettrica; quali sono le differenze caratteristiche, qualitative e quantitative, di incidenza delle diverse strutture geometriche sul comportamento dinamico; come suonano; qual è la loro risoluzione; etc..
Ad esempio, su YouTube è visibile un video di comparazione tra un cavo elettrico doppino rosso/nero ed un coassiale sulla onda quadra a 10 kHz. Si nota, guarda un po', che il doppino rosso/nero è preferibile al coassiale. Fatto citato da Francesco Piccione (il coassiale è veleno puro per l'HI-FI…), già nel 1999 quando è stato pubblicato su CHF nn. 41/42, il suo articolo dal titolo"Dell'Enigma dei Cavi©", poi trasformato in un libro.
È più che evidente, quindi, che succede qualcosa, nel mondo degli atomi, che non può essere rilevato e spiegato compiutamente con delle semplici misure tecniche, ma rilevabili attraverso la percezione uditiva, tramite questa esclusiva atipica ricerca!
Sono queste le ragioni per cui le misure galileiane non vengono qui mostrate. Ve n'è però un'altra! Esistono dei programmi per PC, che consentono, inserendo dei valori tecnici, di ricavare un tradizionale cavo elettrico. Appunto, assolutamente non un DEP©!
Sia i prototipi sperimentali che i tradizionali cavi elettrici, sono stati conservati e possono essere riprodotti. Questi possono essere messi a disposizione, sia per le indagini scientifiche, che per i fabbricanti di cavi elettrici. Ovviamente, a precise condizioni.
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