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inventato per l'acqua, in grado di aumentare l'efficienza e la velocità del flusso di energia elettrica?".
9.2 La metodologia atipica di indagine
Le precedenti osservazioni si sono potute fare poiché visibili ad occhio nudo. Effettuare, quindi, in questo ambito fenomenologico, delle corrette sperimentazioni, non è stato affatto semplice ed ha persino richiesto tantissimi anni di studi ed esperienze: fatto incomprensibile per parecchie persone.
L'ostacolo da aggirare, sta nel cercare di analizzare un fenomeno, il comportamento del flusso di energia elettrica, che non può essere:
né osservato attraverso l'immediato controllo visivo di ciò che sta succedendo; né rilevato con una adeguata strumentazione tecnica.
Quindi, cercare di comprendere detto fenomeno, attraverso le classiche misurazioni di resistenza, induttanza, capacità, etc. sui cavi elettrici, è stato perfettamente inutile:
"né una sola misurazione, né tutte insieme, hanno fornito indicazioni su come si comporta ed a che velocità fluisce l'energia elettrica".
Non esiste, quindi, la possibilità di studiare e comprendere in modo tradizionale (galileiano), il comportamento del flusso di energia elettrica, quando transita:
sia all'interno dei conduttori solidi; sia nelle apparecchiature elettroniche.
Perciò, l'idea atipica e rivoluzionaria è consistita nell'elaborazione di un diverso metodo di indagine, ossia:
"l'osservazione percettiva delle variazioni sonore, per la comprensione delle variazioni di comportamento del flusso di energia elettrica".
Il metodo atipico di indagine, quindi, è consistito nell'utilizzo di uno strumento di misura ad alta precisione,
il nostro "apparato uditivo",
per la percezione delle variazioni qualitative del suono! Questo strumento, se correttamente educato, è in grado di percepire differenze di grandezze anche microscopiche, persino i cambiamenti della velocità.
Perciò, relativamente al flusso di energia elettrica:
"più migliorano le sue caratteristiche qualitative, più omogeneo sarà il suo comportamento, poiché migliorano le caratteristiche di efficienza, velocità e risparmio di energia".
In sostanza, nel corso degli anni, si è cercato di "percepire" l'eventuale esistenza delle variazioni sonore introdotte dalle strutture geometriche delle diverse tipologie di cavi elettrici (bi-filare, coassiale, multiconduttori e loro varianti) e la loro natura. Queste sperimentazioni, quindi, non si sono svolte attraverso una indagine "visiva" (e tradizionale) sull'andamento del flusso di energia elettrica, ma "uditiva".
Questa sperimentazione, dopo anni di attente analisi e confronti comparativi, ha consentito di comprendere come si comporta il flusso di energia elettrica, quando transita all'interno delle numerose strutture geometriche dei cavi elettrici.
Grazie a questo atipico metodo di indagine, è stato inconfutabilmente scoperto un importante fenomeno, ossia che:
"tutti i cavi elettrici possiedono un proprio suono caratteristico, che si ripete ugualmente in ogni situazione in cui questi operano. Inoltre, che questo suono caratteristico dipende dalla sua struttura geometrica".
Queste straordinarie scoperte hanno portato all'ideazione, sperimentazione e sviluppo di una nuova e rivoluzionaria struttura geometrica, che consente, nelle sue diverse configurazioni, un incredibile incremento dell'efficienza e velocità di trasmissione del flusso di energia elettrica, connessi al risparmio di energia, direttamente paragonabili ai superconduttori: i rivoluzionari DEP©.
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