|
Dopo la pubblicazione di "Dell'Enigma dei Cavi" su Costruire HiFi nn. 41 e 42, Giugno e Settembre 1999 e su HI-FIGUIDE on-line nel 2003 e nella versione in PDF nel 2007, a distanza di oltre 10 anni dalla prima edizione, è giunto il momento di fare il punto della situazione, su un argomento tanto dibattuto, soprattutto superficialmente, quanto complesso.
Ancora oggi vi sono persone che non credono all'influenza dei cavi di collegamento sul "suono" complessivo di un qualsiasi impianto di riproduzione audio ed audio/video. Costoro liquidano tutto affermando che le differenze percepite da molti Audiofili, sparsi in tutto il pianeta, ciascuno all'oscuro dell'esistenza dell'altro ed indipendentemente dallo stesso, sono semplici suggestioni. Sono questi i sostenitori (soprattutto tecnici ed anche troppi ingegneri) della "tesi semplicistica", la quale si basa esclusivamente sui parametri classici, legati al valore della "resistenza", relegando "induttanza" e "capacità" a fenomeni trascurabili.
La fama di quest'opera è dovuta al fatto che cerca di evidenziare l'influenza di altri fattori, magari sconfinando in certi casi nell'"eresia"; fattori che intervengono nel corso del "trasporto" del segnale, da un capo all'altro del cavo elettrico di collegamento, oltre ad una attenzione particolare a ciò che avviene (o potrebbe avvenire), nel mondo dell'infinitamente piccolo.
E' banale, ad esempio, affermare che per diminuire la resistenza elettrica di un cavo, basterebbe aumentare la sua sezione, dimenticandosi l'influenza, ad esempio, dell'"effetto pelle", fattore ben noto nel settore
|
|