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TEORIA INCREMENTO REATTIVITA'

FRANCESCO PICCIONE
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TEORIE
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Teoria dello
Incremento della Reattività

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Data pubblicazione:
Siracusa, 23/12/2017

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LA TEORIA DELLO INCREMENTO DELLA REATTIVITA'

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Grazie alla scoperta del "bosone di Higgs", sappiamo che le particelle atomiche, compresi gli elettroni, possiedono una loro  "massa".
Anch'io possiedo una massa, ma non posso passare attraverso una porta chiusa.
Come fanno, perciò, gli elettroni dotati di una propria massa, a fluire all'interno dei dispositivi tecnologici, conduttori solidi, etc.?
Perché sono anche energia: particelle di materia ed energia.

Nello strano mondo della meccanica quantistica esiste anche la convinzione che gli elettroni possano essere "vivi", ossia ricevere istruzioni, memorizzarle e trasmetterle ad altri elettroni.
Un noto esperimento del 1928, ad esempio, ha messo in evidenza che essi sappiano persino dove andare…

Per quanto qui considerato, questo metodo/processo, a mio avviso, grazie agli stimoli elettrici organizzati, è in grado di: 

"mappare determinate zone, indicando contestualmente agli elettroni l'intero percorso da compiere".


Ciò significa che questo metodo/processo, similarmente a quanto avviene nel cervello umano, fornisce le "istruzioni" e le "informazioni" utili agli elettroni, sia sulle "modalità" di funzionamento dei dispositivi, che sul percorso da seguire, "mappando" una serie privilegiata di luoghi e percorsi come fossero "reticoli", trasmettendo dette informazioni ad altri elettroni. Ciò consente di influire sul comportamento del flusso di energia elettrica, incrementandone così la sua efficienza e velocità di trasmissione e trasformazione e riducendone la sua dissipazione.

L'attività che avviene tra le particelle di trasmissione e condivisione istantanea di istruzioni ed informazioni relative ai luoghi e percorsi, succede grazie al fenomeno noto come "ingarbugliamento quantistico".
Particelle ingarbugliate tra loro, distinte  anche anni luce, possono trasmettere, ricevere e condividere istantaneamente istruzioni ed informazioni. È questo il fenomeno che consente di incidere sul comportamento del flusso di energia elettrica, migliorando ed incrementando la sua efficienza e velocità di trasmissione e trasformazione. 

Gli elettroni stessi (
o eventuali altre particelle subatomiche facenti parte del flusso di energia…), quindi, possono ricevere, memorizzare, trasmettere e condividere informazioni ed istruzioni, sullo stato dei luoghi che dovranno percorrere, organizzati come flusso di energia elettrica. Queste proprietà gli consentono di organizzarsi reciprocamente, in modo da comportarsi nelle modalità più opportune, per fluire più efficientemente e velocemente, dissipando meno energia.

Questo ragionamento sta alla base dell'idea dell'esistenza di un sistema organizzato di reciproca collaborazione tra gli elettroni (
sulla falsariga, ad esempio, di quello delle formiche) quando espletano la funzione di flusso di energia. Questa organizzazione viene creata dalle informazioni ed istruzioni impartite dagli stimoli elettrici, sullo stato dei luoghi e sul percorso da compiere, indicando e creando le migliori modalità su come affrontarlo. Questa organizzazione, inoltre, viene anche favorita dal fenomeno, in meccanica quantistica, della coesistenza tra passato, presente e futuro. Il futuro, quindi, ossia la fine del tragitto da compiere, determina il migliore modello di organizzazione.

L'organizzazione e la conoscenza delle migliori modalità, implicano l'incremento della "reattività", ossia la migliore capacità di rapidità, prontezza e velocità di reazione del flusso di energia elettrica, transitante all'interno di dispositivi, conduttori, etc.. Ciò, migliora ed incrementa le loro prestazioni e la precisione di funzionamento, senza bisogno alcuno di modificarli fisicamente, semplicemente grazie all'incremento della loro "reattività".

16. Metodo/processo e Fisica classica

La spiegazione scientifica dell'incremento della reattività espletato da questo metodo/processo brevettato, non è di facile comprensione ed intuizione. Ciò perché avviene in un ambito fenomenologico, che ancora oggi sfugge alla sua completa comprensione e persino alla sua stessa misurazione.

La spiegazione, quindi, va ricercata nel mondo degli elettroni e del loro comportamento quando si trovano in particolari condizioni. Ad esempio, organizzati in "flusso di energia elettrica" e sul suo modo di fluire all'interno dei dispositivi tecnologici, dei conduttori solidi, etc., qualsiasi sia la loro tipologia, qualità e funzione.

È possibile dare una prima spiegazione dal punto di vista della Fisica classica.
Questo metodo/processo, mediante degli opportuni "stimoli elettrici organizzati", operando nel mondo degli elettroni, influisce sul loro modo di comportarsi e fluire all'interno dei dispositivi tecnologici, conduttori solidi, etc., mediante 

"un moderato aumento del calore generato dai particolari stimoli elettrici organizzati, che consente l'eliminazione o la drastica diminuzione degli "attriti", che il flusso di energie elettrica incontra durante il suo tragitto, così migliorandone ed incrementandone la sua efficienza e velocità di trasmissione e trasformazione ed al contempo riducendone drasticamente, se non del tutto, la sua stessa dissipazione".


All'eliminazione o alla drastica riduzione degli "attriti", di qualsiasi natura, che si frappongono al corretto fluire del flusso di energia elettrica, contribuiscono gli stessi elettroni.
È ormai noto che gli elettroni possono comparire dal nulla, per sostituire altri elettroni in "fase calante". Lo sviluppo di moderato calore generato dalla stimolazione elettrica, oltre ad incrementare la comparsa dal nulla di un maggior numero di elettroni, ne incrementa anche la loro velocità di movimento. Questi due elementi, in unione al fatto che gli elettroni stessi possiedono una propria "massa", contribuiscono,

"ad "influire profondamente" sulle proprietà fisiche dei materiali in cui scorre il flusso di energia elettrica, incrementandone, anche in modo indelebile, la loro "capacità conduttiva"".


In altre parole, la massa degli elettroni, insieme al loro incremento numerico ed alla velocità di movimento, causati dal moderato calore prodotto dagli stimoli elettrici organizzati, contribuiscono

"a migliorare ed incrementare la "conducibilità" dei materiali conduttori di elettricità, incrementandone lo "spazio" utile al percorso".

Inoltre,

"allo stesso tempo, si consegue anche il risparmio di energia a parità di funzione svolta; oppure a parità di consumo di elettricità, il miglioramento della funzione svolta".


Questi fenomeni fisici, quindi, consentono ai dispositivi tecnologici, conduttori solidi, etc., di incrementare la propria capacità di essere "percorsi" dal flusso di energia elettrica (
anche più sostanzioso del solito…), con maggiore efficienza e velocità, rispondendo più facilmente e rapidamente alle repentine variazioni dello stesso flusso, senza che questi oggetti debbano essere fisicamente modificati e/o subire degli stress elettro/meccano/magneto/termici.


17. Metodo/processo e meccanica quantistica: l'ingarbugliamento quantistico

È possibile, a mio modesto avviso, fornire un'altra spiegazione teorica del funzionamento di questo metodo/processo, dal punto di vista del mondo dell'infinitamente piccolo, quello della meccanica quantistica.

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